Figure umane stilizzate, ca 18000 a. C., Addaura
Graffito rupestre rappresentante uomini stilizzati, intenti ad allenarsi. Il seguente graffito è stato realizzato, incidendo mediante l’uso di selci o pietre acuminate una roccia di steatite.
Risale al 18000 a. C. ed evinciamo un particolare rapporto tra figure e spazio: l’opera è stata realizzata, attraverso la sovrapposizione di piani e il suo schema compositivo ricorda molto quello della “Danza” di Matisse, sia per la disposizione dei soggetti in modo ellittico, sia per il tentativo di dinamismo.
Infine il graffito riveste una funzione, sia propiziatoria, sia apotropaica contro il malocchio, sia decorativa, in quanto l’obbiettivo dei preistorici era anche quello di abbellire le proprie caverne.
Risale al 18000 a. C. ed evinciamo un particolare rapporto tra figure e spazio: l’opera è stata realizzata, attraverso la sovrapposizione di piani e il suo schema compositivo ricorda molto quello della “Danza” di Matisse, sia per la disposizione dei soggetti in modo ellittico, sia per il tentativo di dinamismo.
Infine il graffito riveste una funzione, sia propiziatoria, sia apotropaica contro il malocchio, sia decorativa, in quanto l’obbiettivo dei preistorici era anche quello di abbellire le proprie caverne.
Uro e Renne, ca 20000- 17500 a.C., grotta Chuavet Pont- d'arc.
Pittura rupestre rappresentante uro e renne.
La pseudo- opera è stata realizzata, attraverso il pestaggio di terre e pietre, mescolate a tinture vegetali e grassi d’animale, stesi con le dita. Risale al 20000- 17500 a.c. presenta un carattere magico propiziatorio, infatti disegnare animali per i primitivi significa cercare di impadronirsene.
La pseudo- opera è stata realizzata, attraverso il pestaggio di terre e pietre, mescolate a tinture vegetali e grassi d’animale, stesi con le dita. Risale al 20000- 17500 a.c. presenta un carattere magico propiziatorio, infatti disegnare animali per i primitivi significa cercare di impadronirsene.
